L’anosognosia negli stadi clinici e preclinici della Malattia di Alzheimer come predittore precoce di esito di malattia; impatto sulla diagnosi precoce e interventi riabilitativi
L’anosognosia è una delle manifestazioni più drammatiche della malattia di Alzheimer ed è descritta comemancanza di consapevolezza dei deficit neuropsicologici, dei cambiamenti comportamentali e dei deficit relativi alle attività della vita quotidiana. L’anosognosia è un fenomeno caratterizzato dalla tendenza ad adottare comportamenti rischiosi e dal mancato ricorso a strategie compensatorie.
Il progetto vuole investigare l’impatto della diminuita consapevolezza di malattia sull’esito clinico nei pazienti con malattia di Alzheimer lieve, MCI soggettivo (sMCI), MCI amnesico (aMCI) e MCI amnesico multidominio (amdMCI). Per questo verrà realizzato uno studio longitudinale finalizzato a rilevare cambiamenti nella consapevolezza di malattia e dei deficit cognitivi tramite appositi questionari e scale, in associazione ad un’ampia batteria di test neuropsicologici e neuropsichiatrici. Un altro obiettivo dello studio è quello di sviluppare e validare una nuova scala per l’anosognosia sensibile alle caratteristiche specifiche dei pazienti con deterioramento cognitivo lieve. Il progetto prevede anche la sperimentazione di un protocollo di riabilitazione cognitivo-comportamentale per la consapevolezza di malattia in pazienti con deterioramento cognitivo lieve, mirato a migliorare il self-monitoring e quindi la consapevolezza dei deficit. Infine, il progetto vuole studiare i correlati neuroanatomici e biologici dell’anosognosia, tramite analisi genetiche e tecniche di neuroimmagini multimodali in grado di evidenziare alterazioni cerebrali sia macro- sia microstrutturali.
206.000,00 €.