Meccanismi cerebrali del disturbo da disequilibrio soggettivo cronico
Il progetto vuole esaminare ipotetici modelli con disturbo da disequilibrio soggettivo cronico (CSD) con metodi neurologici di formazione di immagini utilizzando stimoli vestibolari (evocati da suono) e visivi in movimento di realtà virtuale (montagne russe) rilevanti per il CSD. Si ipotizza che alla base del CSD ci siano alterazioni strutturali e funzionali di regioni che mediano entrambe le funzioni visivo-vestibolari e l’ansia. Delucidando questi meccanismi, speriamo di migliorare il decorso clinico dei pazienti.
Il disturbo da disequilibrio soggettivo cronico è una sindrome che consiste nella presenza persistente di capogiri in assenza di vertigine oggettiva e in una condizione di instabilità che è esacerbata da postura eretta, movimenti attivi o passivi ed esposizione a stimoli visivi in movimento. Affligge il 15-25% dei pazienti afferenti alle unità neuro-otologiche dedicate. Il CSD è spesso trascurato poiché i test neuro-otologici di routine danno risultati nella norma portando alla conclusione clinica che le funzioni vestibolari siano normali. Modelli di CSD, sviluppati da studi su animali e dati clinici, suggeriscono che l’elaborazione di stimoli vestibolari e visivi in movimento sia alterata da interazioni anomale tra i sistemi visivo-vestibolare e dell’ansia nel cervello.
382.000 €.
Department of Psychiatry and Psychology, Mayo Clinic, Rochester (Stati Uniti)
Department of Radiology, Massachusetts General Hospital – Harvard Medical School, Boston (Stati Uniti)
Department of Clinical Neurosciences, University of Cambridge (Regno Unito)