Valutazione del recupero motorio funzionale attraverso l’uso combinato di tDCS e Potenziali Evento Correlati
Il progetto mira a verificare l’efficacia dell’utilizzo della stimolazione elettrica cerebrale transcranica (tDCS) sul processo riabilitativo e a valutarne la portata attraverso indici elettrofisiologici obiettivi e quantificabili. Lo studio indagherà se e come diverse tipologie di trattamento possano determinare outcome diversi nel recupero motorio, attraverso l’utilizzo di parametri elettrofisiologici e di tradizionali scale di valutazione della funzionalità motoria. Infine la ricerca individuerà, attraverso l’utilizzo dei Motor Related Cortical Potential (MRCP), i fattori prognostici che definiscono le categorie di pazienti maggiormente eleggibili al trattamento combinato e ai rispettivi benefici in termini riabilitativi.
Negli ultimi anni lo studio della funzionalità cerebrale è stato agevolato dall’ampia diffusione di tecniche di stimolazione non invasiva con le quali è possibile modulare le funzioni corticali. In particolare, la tDCS consente la polarizzazione della corteccia cerebrale mediante stimolazione con corrente continua a bassa intensità (Nitsche et al., 2005). La possibilità di determinare effetti sulle funzioni cerebrali mediante l’induzione di fenomeni di neuroplasticità ha consentito la nascita di studi sull'uomo volti a valutare la possibilità di modificare la performance in compiti di tipo motorio e cognitivo (Nitsche et al., 2007). L’importanza assunta da questa tecnica appare ancor più evidente se si considerano i risvolti clinici-riabilitativi (Fregni et al., 2007).
Diversi studi hanno rivolto il proprio interesse all’utilizzo della tDCS come coadiuvante delle tradizionali tecniche di riabilitazione motoria in pazienti con stroke (Hummel et al., 2005; Butefisch et al., 2004). I risultati in questo ambito risultano tuttavia non esaustivi se non addirittura contrastanti (Edwardson et al., 2012). I protocolli risultati maggiormente efficaci prevedono una stimolazione combinata dell’area danneggiata e dell’area omologa contralaterale. La stimolazione anodica e catodica controbilanciano la scarsa attività dell’emisfero lesionato e l’iperattività compensatoria dell’emisfero illeso (Bolognini et al., 2009; Boggio et al., 2007). La letteratura sembra tuttavia mancare dell’indagine rivolta ai parametri elettrofisiologici relativi al trattamento con tDCS combinato alla riabilitazione. L’esame dei pattern elettrofisiologici sarà invece utile al fine di testare e validare l’introduzione di questo tipo di trattamento.