Sviluppo di un dispositivo medico per la diagnosi personalizzata della degenerazione maculare legata all’età (DMLE)
Il progetto vuole sviluppare un dispositivo medico di diagnostica in vitro per la caratterizzazione genomica dei pazienti con degenerazione maculare legata all’età (DMLE), con particolare attenzione alla risposta farmacologica individuale.
Nel dettaglio gli obiettivi riguardano, da un lato, la genotipizzazione di un pannello di SNP (single nucleotide polymorphisms) selezionati sulla base del loro ruolo nella patogenesi e nella risposta farmacologica, e, dall’altro, la conferma di geni di suscettibilità e di varianti farmacogenetiche in una casistica estesa.
Le varianti polimorfiche incluse nel pannello di analisi sono state selezionate sulla base delle associazioni riportate in letteratura e sulla base delle frequenze nella popolazione italiana rilevate da studi preliminari. Dal pannello sono stati infatti esclusi SNP che, sebbene abbiano un ruolo di rilievo nella risposta infiammatoria, sono scarsamente rappresentati nella popolazione italiana (C2, CFB, C3). I geni inclusi nello studio sono quelli maggiormente rappresentati nella popolazione italiana che hanno dimostrato di possedere un significativo effetto di suscettibilità alla DMLE (CFH, ARMS2/HTRA1 e IL8). A questi sono stati aggiunti due geni, scoperti essere in associazione con la risposta farmacologica: VEGFe FZD4.
Studi genetici preliminari, condotti dal Laboratorio di Genetica Medica dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, hanno permesso di definire il peso di specifiche varianti di suscettibilità per DMLE all’interno della popolazione italiana. Le analisi statistiche hanno confermato l’associazione di varianti in CFH (Tyr402His) e ARMS2 (del443ins54) con la DMLE [Ricci et al., 2009]. Un’ulteriore analisi, condotta sul polimorfismo rs1048661 (Arg141Leu) nel gene della lysyl oxidase–like 1 (15q24.1) ha permesso di determinare l’assenza di associazione con i pazienti italiani affetti da DMLE [Lepre et al., 2011], contrariamente a quanto descritto da Fuse e collaboratori nella popolazione giapponese [Fuse et al., 2011]. Gli studi preliminari condotti hanno inoltre permesso di definire la frequenza di specifici genotipi all’interno della popolazione italiana. La vasta casistica raccolta in collaborazione con diversi centri clinici oftalmologici ha permesso di definire le frequenze specifiche all’interno dei tre gruppi di soggetti raccolti: pazienti affetti da DMLE, soggetti clinicamente controllati e negativi alla DMLE e popolazione generale.
150.000,00 €.