Studio dell’epidemiologia dei disturbi comportamentali e cognitivi in soggetti con disturbi del movimento, con e senza impianto DBS, effettuato attraverso strumenti specificamente validati per tali patologie neurologiche
Il progetto vuole indagare i disturbi psicopatologici, cognitivi e del riconoscimento emozionale nei soggetti con disturbi del movimento come malattia di Parkinson, paralisi sopranucleare progressiva, atrofia multisistemica, degenerazione cortico-basale e tremore essenziale. A tale scopo sono utilizzate nuove scale di valutazione adattate appositamente per i pazienti con disturbi del movimento e riguardanti disturbi dell’umore, d’ansia, disturbi del controllo degli impulsi, sintomi psicotici, apatia, alessitimia e anedonia.
Lo studio, inoltre, vuole analizzare la prevalenza dei disturbi comportamentali e cognitivi associati ai disturbi del movimento in setting di ricovero riabilitativo e ambulatoriale, la relazione tra i sintomi psicopatologici e quelli neuropsicologici e gli effetti della psicopatologia sui sintomi motori e sulla qualità della vita del paziente. Un’ulteriore finalità è quella di verificare quali variabili psicopatologiche e neuropsicologiche differiscono da quelle valutate in un gruppo di controllo di soggetti sani, di pari età e scolarità, nonchè investigare l’effetto del trattamento farmacologico sui deficit indagati in pazienti che hanno subito impianti di DBS tradizionale (NST/GPi) o originale (PPN, CM/Pf).
Tali ricerche, inoltre, permetteranno di analizzare i correlati cerebrali strutturali dei deficit cognitivi e comportamentali nei pazienti con disturbi del movimento per mezzo di un esame multimodale di risonanza magnetica ad alto campo (3 Tesla) attraverso il quale sarà possibile rilevare informazioni complementari circa i processi degenerativi di diverse aree cerebrali. L’esecuzione, invece, di Holter pressorio delle 24 ore e Tilt-table Test permetterà di indagare la frequenza dei disturbi autonomici nelle sindromi parkinsoniane, di chiarire il grado di relazione tra la disautonomia cardiovascolare nelle sindromi parkinsoniane e l’insorgenza o l’aggravarsi della patologia cerebrovascolare cronica, nonché di individuare le basi neuroanatomiche della disautonomia cardiovascolare nella malattia di Parkinson tramite la correlazione con parametri di risonanza magnetica. Attraverso sofisticati test dell’olfatto, infine, sarà possibile esaminare i disturbi olfattivi frequentemente presenti nella malattia di Parkinson, sia all’esordio che prima della comparsa della sintomatologia motoria.
Unità dei Disturbi del Movimento, Dipartimento di Neuroscienze, Salute Mentale e Organi di Senso (NESMOS), Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, Facoltà di Medicina e Psicologia, Sapienza – Università di Roma.
Dipartimento di Medicina dei Sistemi, Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
UOC Neurologia, Policlinico Campus Bio-Medico di Roma.