La riabilitazione domiciliare del disturbo anomico nel paziente afasico: un protocollo computerizzato di telemedicina
Il progetto si propone di sviluppare un protocollo di teleriabilitazione per la cura dell’anomia, il disturbo del linguaggio che impedisce di evocare nomi di cose e persone e che in pazienti con lesioni cerebrali risulta patologicamente esasperato. Il progetto prevede la realizzazione di un protocollo computerizzato e la sua somministrazione a distanza tramite tablet e cloud computing a un campione di soggetti anomici.
Nei suoi primi anni la telemedicina ha riguardato i soli aspetti della diagnosi e del follow-up (Caltagirone e Zannino, 2008). Più di recente si è interessata anche al problema dell’erogazione di terapie a domicilio. Lo sviluppo della riabilitazione cognitiva a distanza è andato di pari passo con lo sviluppo di metodologie riabilitative computerizzate, configurandosi come un sistema per somministrare esercizi computerizzati a domicilio sotto la supervisione di personale sanitario non fisicamente presente.
L’esercizio computerizzato può costituire, in particolari circostanze, un vantaggio rispetto all’interazione tradizionale con il terapista. Il computer permette infatti la somministrazione di stimoli e di feedback secondo modalità e tempistiche potenzialmente benefiche che spesso non possono essere replicate nel contesto di un’interazione classica terapista-paziente. La teleriabilitazione cognitiva permette di sfruttare i benefici dell’approccio computerizzato e, al contempo, consente al paziente di non doversi spostare per raggiungere l’ambulatorio dove viene abitualmente erogata la terapia.
150.000 €