Effetti conseguenti a mielolesione sulla performance di arti non colpiti. Dati comportamentali ed elettrofisiolofìgici
Il progetto analizza i compiti visuo-motori eseguiti con gli arti superiori, a diverse distanze dall’evento traumatico, in pazienti mielolesi in cui il trauma ha reso inattivi gli arti inferiori. Dati precedenti in soggetti cronici hanno messo in evidenza un rallentamento sia dei tempi di reazione sia del processing neurale, misurato attraverso la registrazione elettroencefalografica, nei compiti eseguiti con gli arti superiori altrimenti caratterizzati da una attività integra. L’obiettivo è comprendere se questi mutamenti siano già presenti a breve distanza dall’evento traumatico e in che modo evolvano nel corso del tempo.
L’ipotesi è che il rallentamento, comportamentale ed elettrofisiologico, potrebbe risultare accentuato nella fase acuta per poi attenuarsi nel corso del tempo. Questo risultato potrebbe favorire un’interpretazione del rallentamento come conseguenza di un lieve danno cerebrale associato all’evento traumatico che è stato responsabile della mielolesione, seguito da un progressivo recupero. Viceversa se il rallentamento fosse meno accentuato nella fase post-acuta e si amplificasse progressivamente con il passare del tempo, si potrebbe interpretare in termini di plasticità conseguente alla parziale deprivazione sensori-motoria. Si vuole inoltre valutare, attraverso studi longitudinali e trasversali, se l’esercizio fisico e lo sport possano ridurre questo rallenamento.
Università degli Studi di Roma Foro Italico