Studio dei meccanismi epigenetici coinvolti nei disordini alimentari e nell'obesità per la scoperta di nuovi target farmacologici
Il progetto vuole studiare l'importanza dei meccanismi epigenetici nella progressione dei disturbi dell’alimentazione (DA) e dell'obesità, sia nei modelli animali che nell'uomo, e vuole anche identificare come, dove e quali modificazioni epigenetiche possano aver luogo ed essere responsabili della progressione dei diversi disturbi nei modelli animale e nei campioni umani. Studiando diversi modelli animali in parallelo, e analizzando campioni di sangue di soggetti umani affetti da DA o obesità, l’intenzione è far luce su come fattori predisponenti genetici e meccanismi epigenetici possano interagire per promuovere la vulnerabilità individuale a sviluppare le diverse malattie ed i comportamenti ad esse associati. Altro obiettivo del progetto è fornire informazioni neurobiologiche sul ruolo dell'oleoiletanolamide (OEA) e dei composti a essa correlati nella regolazione dei meccanismi epigenetici associati ai DA e all'obesità. Il progetto vuole infine valutare gli effetti di farmaci già disponibili che svolgono attività, ad esempio, d'inibizione delle DNA metiltransferasi (DNMTs) e delle acetiltransferasi istoniche (HAT) e che potrebbero essere testati per la loro capacità di controllare i DA e l'aumento di peso corporeo.
I disturbi dell'alimentazione e l'obesità rappresentano un problema per la salute pubblica, perché potenzialmente incidono sulla salute emotiva e fisica, hanno un tasso di mortalità rilevante e, di non minor importanza, rappresentano un costo molto elevato per la società. I sintomi principali di queste malattie estremamente eterogenee sono i disturbi nelle abitudini alimentari e l'incapacità di controllare il peso corporeo. Negli ultimi anni diversi approcci sono stati studiati per il trattamento di tali disturbi ma, nonostante alcuni farmaci si siano dimostrati utili, la loro efficacia è ancora materia di dibattito. La ricerca dovrebbe per questo essere diretta alla determinazione delle cause che rendono gli individui più vulnerabili allo sviluppo di obesità o dei DA per fornire informazioni su come alleviare o addirittura impedire che si verifichino i diversi disturbi. Fattori ambientali ed ereditabilità contribuiscono alla vulnerabilità individuale, anche se i meccanismi alla base dell'interazione tra questi due fattori per lo sviluppo dei DA e dell'obesità sono ancora largamente inesplorati. Recentemente, la ricerca molecolare ha posto le basi per capire come questi fattori possono interagire per facilitare la progressione delle malattie suggerendo un ruolo importante svolto dai meccanismi epigenetici.
864.000 €.
Università degli Studi di Teramo [Coordinatore del Progetto]
Università degli Studi di Camerino
Sapienza – Università di Roma
Università degli Studi di Milano