Altered host-virus interaction as cause of multiple sclerosis: focus on Epstein-Barr virus and antiviral immune response
Il progetto studia le risposte immunologiche specifiche per il virus di Epstein Barr (EBV) utilizzando tecniche avanzate di citofluorimetria che permettono al Laboratorio di analizzare numerose caratteristiche, anche funzionali, delle cellule antivirali. Attraverso la collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità sarà possibile seguire le tracce della risposta immune antivirale a livello del tessuto nervoso. La collaborazione col National Institutes of Health a Bethesda (Stati Uniti) permetterà infine di monitorare queste risposte in pazienti sottoposti a sperimentazioni cliniche con nuove terapie antivirali.
La sclerosi multipla (SM) è la più frequente malattia infiammatoria cronica del sistema nervoso centrale a causare disabilità neurologica. Nonostante le cause precise della malattia non siano note è evidente che essa risulti dall’interazione di fattori genetici e ambientali. Studi genetici sottolineano il peso dei polimorfismi di alcuni geni coinvolti nella regolazione della risposta immunitaria sul rischio di sviluppare la SM. Al contrario, il ruolo dei fattori ambientali è meno chiaro. Una causa infettiva della SM è stata proposta da diverso tempo, ma è solo di recente che questa ipotesi ha trovato riscontri solidi.
Tra gli agenti infettivi considerati come possibili candidati spicca il virus EBV. Questo virus, tuttavia, infetta cronicamente una larga percentuale di individui adulti, e dunque risulta difficile stabilire il nesso causale tra l’infezione e l’insorgenza di autoimmunità. Il Laboratorio studia da tempo la risposta immunitaria diretta contro il virus EBV e ha trovato che essa fluttua a seconda della fase di malattia. Infatti i pazienti in remissione, che non presentano segni clinici o radiologici di attività di malattia, mostrano di dover impiegare risorse immunologiche maggiori di quelle richieste dai soggetti sani per controllare efficacemente l’infezione cronica del virus. Inoltre, le ricadute cliniche coincidono con un netto aumento di risposte immunitarie antivirali specifiche nel sangue. Gli antigeni contro cui sono dirette queste risposte antivirali sono stati trovati anche a livello del sistema nervoso centrale, ambiente ideale in cui si ipotizza che il virus possa riattivarsi.
450.000 €.
Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze, Istituto Superiore di Sanità, Roma [Coordinatore del Progetto]
Centro per le Terapie Neurologiche e Sperimentali, Sapienza – Università di Roma