WearRAcon Europe 2019. Santa Lucia al confronto internazionale sulla Robotica Indossabile

Il prossimo 19 e 20 novembre a Stoccarda il Neurologo Marco Molinari Direttore del Centro Spinale parteciperà al panel “Industrial and Medical Exoskeletons – Status, Research, Perspectives and User Trials”.

Due giorni di discussioni su tecnologie, esperienza degli utenti, ultime ricerche e prospettive future, nell’ambito di uno spazio espositivo in cui sarà possibile sperimentare esoscheletri ed effettuare test pratici. È l’edizione 2019 di WearRAcon Europe organizzata a Stoccarda da Wearable Robotics Association (rivolta ad imprenditori, imprese ed accademici), Fraunhofer IPA (Institute for Manufacturing Engineering and Automation) e University of Stuttgart.

Dedicata al tema Industrial and Medical Exoskeletons – Status, Research, Perspectives and User Trials, la conferenza ospiterà approfondimenti sui sistemi esoscheletrici a partire da diverse prospettive, fornendo ai professionisti che si occupano di robotica indossabile l’occasione per conoscersi e scambiarsi idee, con l’obiettivo di creare network e collaborazioni scientifiche. Il Dottor Marco Molinari, Direttore del Centro Spinale e del Laboratorio di Neuroriabilitazione Robotica della Fondazione Santa Lucia, porterà il suo contributo all’interno del Workshop End-User experiences and Acceptance Factors.

Faremo il punto sulle nuove tecnologie per la neuroriabilitazione - spiega il Neurologo – in particolare a seguito di danni cerebrali. Presenteremo in particolare l’approccio neuroriabilitativo adottato nel Centro Spinale della Fondazione, dove l’alto grado di personalizzazione dei percorsi terapeutici, la formazione dei diversi specialisti coinvolti e la stretta interconnessione tra ricerca e clinica hanno condotto al cambiamento nelle pratiche di intervento ed al conseguente aumento della percentuale dei trattamenti basati sulla tecnologia”.

Negli ultimi dieci anni, infatti, la dotazione del Centro ha consentito a oltre l’ottanta percento dei pazienti di utilizzare almeno una delle tecnologie fruibili nell’ambito del proprio progetto riabilitativo. “Il personale sanitario è specificamente formato per l’impiego delle risorse tecnologiche nell’ambito del trattamento di neuroriabilitazione e - spiega Molinari - lavora in sinergia con ingegneri biomedici. La formazione specialistica dei professionisti ed un maggiore supporto scientifico nella clinica rappresentano infatti la migliore strategia per massimizzare l’impatto di ricerca e tecnologia nella riabilitazione neurologica”.