Pubblicata dal Ministero della Salute la classifica dei progetti di ricerca selezionati da quasi 700 esperti internazionali
I risultati del Bando "Ricerca Finalizzata e Giovani Ricercatori"
Primo IRCCS italiano nel settore delle neuroscienze, primo IRCCS in assoluto per il Lazio e il Centro-Sud Italia. Secondo di misura nella classifica nazionale generale dopo il San Raffaele di Milano. È questo il risultato ottenuto dalla Fondazione Santa Lucia nella graduatoria dei progetti vincitori del Bando “Ricerca Finalizzata e Giovani Ricercatori 2013”, conclusosi questa settimana con la pubblicazione ufficiale delle graduatorie da parte del Ministero della Salute.
Principali Ambiti di Ricerca Finanziati
Ictus ed eminattenzione, demenza, autismo, malattie neurodegenerative come Alzheimer, Parkinson e Sclerosi Multipla sono i principali ambiti di ricerca dei progetti finanziati. “Tutti programmi di lavoro chiaramente collocati nel settore delle neuroscienze – sottolinea il Prof. Carlo Caltagirone, Direttore Scientifico della Fondazione Santa Lucia – È anche questa una conferma dello sforzo della Fondazione di gestire la ricerca seguendo una strategia chiara di concentrazione sul nostro ambito di competenza scientifica, evitando dispersioni di risorse e valorizzando invece l’agire di squadra con obiettivi chiari”.
Alcune Cifre
3.000 in tutto i progetti di ricerca presentati dai centri di ricerca italiani e dalle Regioni. 204 i progetti riconosciuti meritevoli di finanziamento, come risultato di una selezione che ha coinvolto 682 revisori internazionali, coordinati da rappresentanti dei più prestigiosi centri di ricerca a livello mondiale. Quasi la metà dei 14 progetti vincitori, presentati dalla Fondazione Santa Lucia, rientra nella categoria “Giovani Ricercatori” con meno di 40 anni di età. “Un dato di cui siamo molto soddisfatti – prosegue il Prof. Caltagirone – La forza di un’organizzazione è anche nella sua capacità di rinnovarsi costantemente”.
Caratteristica comune dei progetti della Fondazione selezionati dai valutatori: il loro carattere clinico-assistenziale. Un orientamento al trasferimento rapido del lavoro dei ricercatori dal laboratorio al letto del paziente, in linea con i compiti istituzionali degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.