Neuroscienze: 30 anni di crescita per la ricerca della Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma

La Fondazione Santa Lucia IRCCS presenta, alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci e del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, i dati dell’attività scientifica del 2022 e celebra il 30° anniversario del riconoscimento IRCCS con i risultati migliori di sempre: crescono l’impact factor totale, il valore medio delle pubblicazioni e il numero di ricercatori, 3 su 4 dei quali sono donne. L’istituto si conferma primo per produzione scientifica nell’ambito delle neuroscienze cliniche e sperimentali in Italia.

Una ricerca giovane, competitiva e al femminile. È questo il quadro che emerge dai dati sull’attività scientifica del 2022 presentati oggi dalla Fondazione Santa Lucia IRCCS che celebra in questo modo il 30° anniversario del riconoscimento IRCCS ottenuto nell’agosto del 1992.

2603 punti di impact factor, indice utilizzato al livello internazionale per valutare la qualità della produzione scientifica, 427 lavori di ricerca pubblicati su riviste internazionali e 114 progetti di ricerca di cui 32 internazionali finanziati, il risultato più alto di sempre. Sono questi i dati che confermano la Fondazione Santa Lucia IRCCS al primo posto per produzione scientifica nell’ambito delle neuroscienze in Italia.

Cresce nel 2022 il numero di ricercatori e raggiunge le 199 unità (+28%) grazie all’elevato numero di bandi su base competitiva vinti dalla Fondazione Santa Lucia IRCCS nell’ultimo triennio. Tra questi è ormai dominante la componente femminile: 3 ricercatori su 4 sono donne (75%) e 35 dei 58 laboratori di ricerca della Fondazione Santa Lucia IRCCS hanno una ricercatrice come responsabile.

Grande spazio anche per i giovani: quasi la metà (il 45%) del personale di ricerca ha meno di 35 anni. Questo dato è particolarmente rilevante non solo per il futuro dell’istituto ma anche perché una parte dei giovani attratti dalla possibilità di fare ricerca presso dalla Fondazione Santa Lucia IRCCS proviene dall’estero.

"Investire in ricerca e sanità è fondamentale – ha affermato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, durante in suo intervento -. Tutti i progressi che abbiamo visto in questi anni nella cura di tante malattie ritenute letali fino a qualche tempo fa sono dovuti proprio alla ricerca scientifica. Gli IRCCS svolgono un ruolo essenziale nel Servizio Sanitario Nazionale, per questo uno dei miei primi atti è stata la legge di riordino della disciplina di questi Istituti per potenziare la rete degli IRCCS e sostenere la loro capacità di trasferire l’innovazione nella cura dei pazienti. E il Santa Lucia rappresenta un'eccellenza all'interno della ricerca scientifica nazionale".

I dati del 2022 sono gli ultimi consolidati della Fondazione Santa Lucia IRCCS che, tra il 1992 e il 2022, ha prodotto circa 10.000 lavori di ricerca in collaborazione con i più importanti atenei romani, primi su tutti l’Università di Roma Tor Vergata e l’Università Sapienza di Roma, affiancati da ulteriori collaborazioni tra le quali la più importante è con l’Università degli studi di Roma Tre.

Dal 1992 ad oggi la Fondazione Santa Lucia IRCCS ha visto crescere a doppia cifra ogni anno i propri risultati di ricerca (+13% annuo in media) calcolati in base al numero delle pubblicazioni. Oltre 1000 ricercatori sono stati coinvolti nella ricerca del Santa Lucia IRCCS degli ultimi 30 anni, alcuni oggi sono i più importanti esperti del loro settore e hanno proseguito l’attività di ricerca nei più importanti atenei e IRCCS italiani.

Impossibile non ricordare anche l’evoluzione dei trattamenti e della stessa neuroriabilitazione ospedaliera di alta specialità che, negli ultimi 30 anni, si è arricchita di conoscenze, tecnologie e competenze frutto della ricerca in neuroscienze, rispondendo con sempre maggiore efficacia alle necessità delle persone con lesioni del sistema nervoso. Queste trasformazioni hanno profondamente cambiato la Fondazione Santa Lucia IRCCS che nel 2022 ha erogato circa 100.000 giornate di degenza a favore delle persone con una severa lesione del sistema nervoso (es. ictus cerebrale o un trauma cranico), una lesione midollare, una malattia neurodegenerativa (es. Parkinson, Sclerosi Multipla o Alzheimer) o altre patologie genetiche o malattie rare di origine neurologica.

Negli ultimi 20 anni gli spazi dell’ospedale si sono riempiti e aggiornati con tecnologie sempre più all’avanguardia e, soprattutto, con sempre maggiori competenze dei medici, fisioterapisti, logopedisti, infermieri, psicologi, neuropsicologi, terapisti occupazionali, ingegneri e tutto il personale che rende ancora oggi la Fondazione Santa Lucia IRCCS il più grande ospedale monospecialistico dedicato alla neuroriabilitazione d’Europa.

La Fondazione Santa Lucia IRCCS è oggi convenzionata con la Regione Lazio per 325 posti letto di neuroriabilitazione ospedaliera di alta specialità ed eroga, sempre in convenzione con la Regione, numerosi altri servizi al territorio, tra cui il Centro di Neuroriabilitazione Infantile, che assiste ogni anno circa 300 bambini colpiti da malattie neurologiche, del neurosviluppo, patologie genetiche e altre sindromi rare.

Ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca: “Poche realtà, in Europa, riescono a coniugare al meglio l'attività clinica, la ricerca e la formazione.

Il Santa Lucia, in trent'anni dalla sua fondazione, è ormai un indiscutibile riferimento nel settore delle Neuroscienze. L'attività di ricerca 2022 della Fondazione ha prodotto oltre 400 pubblicazioni su alcune tra le più prestigiose riviste scientifiche internazionali. Il 45% dei ricercatori ha un'età compresa fra i 25 e i 35 anni. Di essi, la stragrande maggioranza sono giovani donne. Dati incoraggianti sul futuro della ricerca biomedica italiana, un'eccellenza che possiamo vantare nel mondo.

Ringrazio tutta la grande comunità della Fondazione Santa Lucia per l'importante ruolo che essa svolge nelle riabilitazioni neurologiche dovute a patologie invalidanti come, ad esempio, l'Alzheimer o la Sclerosi Multipla.

La Regione sosterrà e accompagnerà l'attività di questo importante centro di eccellenza del nostro territorio.”

Nel corso della presentazione sono state anche annunciate alcune prospettive future per l’ospedale romano. Confermate le collaborazioni con gli atenei di Roma, in particolare con il progetto CENIMINT annunciato insieme all’Università Sapienza di Roma, e al rinnovo della collaborazione con l’Università Roma Tre con la quale è già attiva una convenzione con 4 laboratori di Roma Tre presso il CERC, edificio dove sono ospitati i laboratori di ricerca di base della Fondazione Santa Lucia IRCCS. Sempre presso il CERC è nata nel 2023 la collaborazione tra Fondazione Santa Lucia IRCCS e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che proietta l’IRCCS nell’ambito della One Health.

Numerose anche le collaborazioni con aziende ed enti privati da Treccani Accademia a Oversonic Robotics, società benefit che, insieme alla Fondazione Santa Lucia IRCCS, sta sperimentando il suo robot umanoide cognitivo, RoBee, realizzato per l’assistenza in ambito sanitario all’interno dei reparti, in particolare per la neuroriabilitazione dei pazienti. 

Ultima e più importante prospettiva per il futuro dell’ospedale riguarda l’estensione della collaborazione nell’ambito della ricerca scientifica e dell’assistenza sanitaria con l’Università di Roma Tor Vergata, all’interno del progetto NExT, che mira a creare un polo integrato (diagnosi, cura, neuroriabilitazione e ricerca) per le neuroscienze a favore dei pazienti con severe lesioni del sistema nervoso e con altre patologie neurologiche.