Gli ultimi dati del Ministero della Salute confermano la Fondazione Santa Lucia al primo posto nel settore delle neuroscienze. Tredici IRCCS su 49 producono da soli più della metà della ricerca.
La Fondazione Santa Lucia si conferma tra gli IRCCS più attivi d’Italia sul fronte della ricerca. Prima nel settore delle neuroscienze e ottava in assoluto a livello nazionale, la Fondazione rientra nel ristretto gruppo di quei tredici Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) che insieme realizzano più del 50 percento della produzione scientifica di tutti i 49 IRCCS del Paese.
Sono questi i risultati dell’ultimo Rapporto elaborato dal Ministero della Salute sull’attività di ricerca degli IRCCS italiani. Risultati importanti, perché fotografano un settore di attività decisivo per queste specifiche strutture sanitarie, chiamate per vocazione e per legge a una forte integrazione tra ospedale e laboratori, attività di cura e innovazione.
Gli ultimi dati disponibili, che fanno riferimento all’anno 2015, confermano un trend positivo della Fondazione Santa Lucia, che in meno di dieci anni ha visto crescere la propria produzione scientifica di quasi il 50 per cento. Se nel 2008 l’Impact Factor Normalizzato della Fondazione ammontava infatti a 1.266,5 punti, questo indice internazionale di calcolo della produzione scientifica ha raggiunto nel 2015 il valore di 2.112 punti, seguendo un trend di crescita che è confermato anche dai dati provvisori per l’anno 2016. Crescita ancora più significativa, se si considera che nel medesimo periodo di tempo i finanziamenti ministeriali alla Fondazione sono scesi del 30 percento.
“L’impegno della Fondazione – ha commentato il Prof. Carlo Caltagirone, Direttore Scientifico della Fondazione Santa Lucia Irccs – resta concentrato sull’ulteriore potenziamento delle sinergie con altri centri di ricerca in Italia e in Europa. I dati confermano che possiamo essere protagonisti di progetti importanti nel settore delle neuroscienze e il nostro impegno deve concentrarsi sulla ricerca traslazionale, fortemente orientata all’innovazione della pratica clinica, in linea con la nostra natura di Irccs”.
Con 60 laboratori attivi, distribuiti in uguale misura tra l’Ospedale ubicato al centro del campus di via Ardeatina a Roma e il poco distante Centro Europeo di Ricerca sul Cervello (CERC), l’attività di ricerca della Fondazione spazia dalle patologie neurodegenerative alle nuove tecnologie per la riabilitazione neuromotoria, dallo sviluppo di nuovi protocolli di cura per le malattie che registrano i maggiori ricoveri, tra cui ictus, sindrome post-coma e mielolesioni, alla collaborazione con NASA e altre agenzie spaziali per lo studio delle basi cerebrali di importanti funzioni, quali cammino ed equilibrio, in condizioni di assenza di gravità.
Una rete di laboratori e di progetti, sia nazionali che europei, che conta nella Capitale particolari sinergie con i due più grandi Atenei, Sapienza e Tor Vergata, con il Policlinico Agostino Gemelli e con l’Università Campus Bio-Medico di Roma. Un insieme di strutture e di competenze con le quali la Fondazione Santa Lucia Irccs si prepara a festeggiare la prossima estate il venticinquesimo anniversario del suo riconoscimento ufficiale come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.