Ictus
Caratteristiche e Cause
Per ictus si intende la comparsa improvvisa di un deficit neurologico focale, a carattere non transitorio. Può essere indotto da un’ischemia o da un’emorragia cerebrale. Nel primo caso il cervello è stato leso da un’improvvisa mancanza di sangue, nel secondo da una fuoriuscita di sangue nel tessuto cerebrale. L’ictus ischemico è più frequente. Si verifica nell’80 per cento circa dei casi. Quello emorragico è più raro e si distingue in intraparenchimale e subaracnoideo.
Fattori di Rischio ed Effetti sulla Persona
Il principale fattore di rischio per l’ischemia cerebrale è l’età. Altri rilevanti fattori di rischio sono l’ipertensione arteriosa, le cardiopatie, il diabete mellito, le stenosi carotidee, il fumo, le dislipidemie, la scarsa attività fisica. L’ictus può provocare deficit di forza agli arti (emiparesi/emiplegia), disturbi di linguaggio, deficit di sensibilità, disturbi del campo visivo, disturbi di deglutizione, spasticità, incontinenza, crisi convulsive, disturbi depressivi e cognitivi. Ne deriva una disabilità che può essere anche di grado elevato.
L’Importanza della Riabilitazione Precoce
Il recupero di funzioni perdute per il danno cerebrale è facilitato da una stimolazione tempestiva del cervello e quindi della sua plasticità, ovvero la capacità del nostro cervello di riorganizzare le attività deputate al controllo del movimento e dell'attività cognitiva. L’immobilizzazione causata dall'ictus può inoltre determinare modificazioni sull’organismo, che aggravano ulteriormente le condizioni del paziente. La sindrome ipocinetica, caratterizzata da scarsa o assente autonomia nel movimento, può avere conseguenze muscolari, articolari, scheletriche, circolatorie, respiratorie, cutanee e urologiche. Per questo, la persona colpita da ictus deve essere precocemente sottoposta a mobilizzazione e a esercizi riabilitativi per il controllo del capo e del tronco e per l’utilizzo degli arti inferiori e superiori.
Riabilitazione Post-Ictus
Il trattamento riabilitativo è indicato per cercare di ridurre le disabilità provocate dall’icuts, rendere il paziente più autonomo possibile e migliorare quindi la sua qualità di vita. Quando il quadro clinico è sufficientemente stabilizzato, il paziente può essere trasferito dai reparti per acuti (Stroke Unit o simili) nei reparti di riabilitazione intensiva, che valutano e trattano tutte le disabilità presentate dal paziente. Il progetto di riabilitazione della Fondazione Santa Lucia si avvale di un team multidisciplinare di medici specializzati nelle malattie cerebrovascolari (neurologi, fisiatri, cardiologi, foniatri, geriatri, pneumologi, urologi), infermieri, fisioterapisti, logopedisti, psicologi, nutrizionisti e assistenti sociali. I percorsi di riabilitazione prevedono anche l’impiego di interfacce cervello-computer (BCI) per la riabilitazione motoria degli arti superiori e di altre tecnologie per la riabilitazione cognitiva.
Deficit Cognitivo-Comportamentali
I pazienti con postumi di ictus vengono sottoposti di routine a un’approfondita valutazione neuropsicologica, per verificare l’eventuale presenza di deficit emotivi o cognitivo-comportamentali, come l’afasia, l’aprassia o il neglect (eminattenzione spaziale). Se la valutazione neuropsicologica riscontra la presenza di uno o più disturbi, vengono avviati presso l’ospedale della Fondazione Santa Lucia interventi riabilitativi dei logopedisti specializzati.
Problemi nel Deglutire
Il paziente colpito da ictus può presentare problemi di deglutizione (disfagia), complicanza che lo espone al rischio di broncopolmonite. I pazienti sono per questo visitati da un foniatra ed eventualmente sottoposti a specifico trattamento, operato da logopedisti specializzati. Il trattamento è accompagnato dalla prescrizione di una dieta personalizzata, che tiene conto degli specifici problemi di deglutizione della persona in cura. In particolare, può essere necessario somministrare una dieta a consistenza progressiva, partendo da alimenti frullati, tritati, morbidi, fino ad alimenti di normale consistenza. In caso di disfagia completa, può essere prescritta la nutrizione artificiale tramite sondino naso-gastrico o gastrostomia percutanea.
Tecnologie a Supporto della Riabilitazione
La complessità della rieducazione neuromotoria e la molteplicità di obiettivi da perseguire durante il recupero richiedono un percorso riabilitativo personalizzato e multidisciplinare. Le nuove tecnologie offrono in questo un valido ausilio e possono affiancare le tecniche di rieducazione convenzionali, per aumentarne l’efficacia. In particolare, permettono un aumento dell’intensità, della precocità, della partecipazione e della motivazione durante l’esercizio. L’Ospedale della Fondazione Santa Lucia è per questo dotato di una TechnoRoom, che raccoglie diverse soluzioni avanzate per la riabilitazione. Attrezzature ad alto contenuto tecnologico sono disponibili anche presso le palestre di fisioterapia.
Terapia Occupazionale
Un tema centrale della riabilitazione del paziente riguarda il suo reinserimento sociale e lavorativo. L’obiettivo della Terapia Occupazionale è restituire al paziente il massimo grado di autonomia nel suo specifico ambiente. Per questo vengono ad esempio programmati training specifici per recuperare o compensare funzioni basilari per l’autonomia nelle attività quotidiane, quali il lavarsi, alimentarsi, cucinare e vestirsi. Il Servizio di Terapia Occupazionale della Fondazione è dotato anche di un’Ausilioteca per l’adattamento alle esigenze del paziente di strumenti utili nella vita quotidiana e per l’apprendimento all’uso di tecnologie per la comunicazione aumentativa e alternativa.
Il Progetto di Dimissione
L’équipe riabilitativa, in collaborazione con il Servizio Sociale dell’Ospedale, concorda con il paziente e la famiglia il progetto di dimissione. Fornisce informazioni sulla continuità assistenziale e sull’eventuale assistenza domiciliare, pianifica progetti di dimissione protetta, di assistenza domiciliare integrata e, in caso di necessità, propone interventi per modificare alcune caratteristiche dell’ambiente domestico.